domenica 20 settembre 2009
Anche oggi, come ieri, sono stata a Vasto per il 4° incontro nazionale dell'IdV e anche oggi, come ieri, sono stata sopraffatta da una marea di emozioni, oggi più di ieri. Gioacchino Genchi e Salvatore Borsellino mi hanno fatto venire la pelle d'oca , e non solo a me. Eravamo tanti, eravamo commossi, eravamo incazzati ma sentivamo, ci sembrava di sentire, che qualcosa sta cambiando. Tornando a casa, in autostrada con la radio accesa, ho sentito l'affermazione di Brunetta che non trovando niente di meglio per far parlare ancora di sè, ha detto che questa sinistra parassita deve morire ammazzata. Non ci volevo credere, stavo entrando in galleria, la radio era disturbata, ho pensato di non aver sentito bene. Ma avevo sentito benissimo e al di là del valore dell'esternazione, davvero meritevole di indagine psichiatrica o di controllo antidoping, ho pensato a quanto sono ingenua. Possibile che non m'ero accorta di essermi trovata fino a qualche momento prima in un covo di cospiratori e golpisti? Comunque, siccome sono una persona ottimista, ho condiviso tra me e me, il commento di Massimo Donadi , ma sì, sono agli sgoccioli, una risata li seppellirà, la società civile si sta svegliando. Si sta svegliando davvero? Non so, ho qualche dubbio.
venerdì 11 settembre 2009
Questa sera, tornando da Bologna, mi sono fermata a mangiare ad un autogrill sull'autostrada. C'era la tv accesa e non ho potuto evitare ( come faccio solitamente quando sono a casa e l'istinto di sopravvivenza mi protegge) di vedere ed ascoltare il Tg2. Davvero vergognoso, vergognoso il modo in cui vengono presentati i servizi politici con il metodo del "panino" ( servizio osannante al governo-minintervista a qualche esponente dell'opposizione -chiosa finale del governo) ma quello che mi ha infastidito (eufemismo) di più è stato il servizio (non la notizia - che già sarebbe stata troppo - ma un servizio intero) su Marina Berlusconi che interviene a difesa del padre affermando che "quanto gli hanno fatto è indegno e vergognoso, veri e propri tentativi di pugnalarlo alle spalle" !!!!!!..e ancora..."può essere a rischio la libertà di stampa in un paese dove per mesi il capo del governo viene sottoposto a linciaggio?"..e altre amenità del genere.
Ora, mi chiedo, ma si può essere ancora tanto sfacciati nell'uso della televisione pubblica, per la quale noi tutti paghiamo un canone, per un uso esclusivamente privato nel cercare di mostrare una realtà distorta e nel tentare di ricostruire un'immagine che si è sbriciolata , sminuzzata, frantumata in mille pezzi?
Da una parte i sicari attaccano, dall'altra i prodi guerrieri proteggono. Io non ce la faccio più.
Ora, mi chiedo, ma si può essere ancora tanto sfacciati nell'uso della televisione pubblica, per la quale noi tutti paghiamo un canone, per un uso esclusivamente privato nel cercare di mostrare una realtà distorta e nel tentare di ricostruire un'immagine che si è sbriciolata , sminuzzata, frantumata in mille pezzi?
Da una parte i sicari attaccano, dall'altra i prodi guerrieri proteggono. Io non ce la faccio più.
giovedì 3 settembre 2009
TEMPI, SPRECHI E CONTROTEMPI
Il Bee-bop del ministro Brunetta
Visto che la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi ha deciso di stanare gli alti papaveri pubblici che devono essere sottoposti al tetto degli stipendi fissato dal governo Prodi, questa mattina mi è arrivata, in ritardo come in ogni amministrazione che si rispetti, la richiesta di compilazione di curriculum vitae, in ottemperanza alle disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione (!!!), la competitività, nonché in materia di processo civile, della Legge 18 giugno 2009 n.69.
Ora, l’art. 21 di questa legge prevede l’obbligo di pubblicare nel proprio (dell’azienda pubblica) sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica ed i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti….. i tassi di assenza e di maggior presenza del personale distinto per uffici di livello dirigenziale. Ciascun dirigente deve provvedere personalmente alla compilazione del proprio curriculum vitae attraverso la procedura online all’uopo predisposta dal Dipartimento per la Funzione Pubblica.
Già la cosa è di per sé discutibile visto che i dati richiesti sono già, per la maggior parte, a disposizione degli uffici Ragioneria e Personale di ogni Amministrazione Pubblica e visto che la produttività non si misura con i giorni di presenza (quanti dirigenti passano le mattine a leggere il giornale!). Comunque, diligentemente e anche molto incuriosita, mi sono immediatamente collegata al sito istituzionale. Innanzitutto viene assegnato un User-ID e bisogna scegliere una password, il tutto da annotare diligentemente a parte per i successivi ingressi. Durante il primo accesso, dopo aver inserito i dati personali, bisogna scegliere tra il dare il consenso per il trattamento degli stessi o no, tenendo conto però che nel secondo caso tutti i dati inseriti non saranno salvati per cui dovranno di nuovo essere inseriti nei successivi accessi (si tratta di pagine e pagine) per cui, quasi obbligatoriamente, si è costretti a consentire il trattamento dei dati personali.
A questo punto bisogna stampare la copia cartacea della guida on-line necessaria per riempire i moduli del c.d. curriculum vitae. Si tratta di 14 pagine alcune delle quali scritte solo per poche righe e undici su quattordici con il logo esteso a colori del ministero. Ma, moltiplicando le 14 superflue pagine per i centonovantamila (dico 190.000) dirigenti che sono tenuti a stamparle, quanta carta le amministrazioni pubbliche stanno inutilmente consumando? E quanto colore per stampare il logo del Ministero ripetuto su undici delle quattordici pagine?
Cosa succede dopo ancora non lo so perché all’accesso successivo, dopo aver di nuovo diligentemente inserito i dati di “dirigente già registrato”, ed averli controllati più volte, mi viene detto che l’ID o la password non sono esatti e mi viene suggerito di inserire un indirizzo e-mail a cui far pervenire le credenziali di accesso. Salvo poi leggere, sgranando gli occhi:
ATTENZIONE! Non è stato possibile inviare la richiesta.Si prega di contattare il Call-Center all'email operazionetrasparenza@governo.it
Il Bee-bop del ministro Brunetta
Visto che la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi ha deciso di stanare gli alti papaveri pubblici che devono essere sottoposti al tetto degli stipendi fissato dal governo Prodi, questa mattina mi è arrivata, in ritardo come in ogni amministrazione che si rispetti, la richiesta di compilazione di curriculum vitae, in ottemperanza alle disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione (!!!), la competitività, nonché in materia di processo civile, della Legge 18 giugno 2009 n.69.
Ora, l’art. 21 di questa legge prevede l’obbligo di pubblicare nel proprio (dell’azienda pubblica) sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica ed i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti….. i tassi di assenza e di maggior presenza del personale distinto per uffici di livello dirigenziale. Ciascun dirigente deve provvedere personalmente alla compilazione del proprio curriculum vitae attraverso la procedura online all’uopo predisposta dal Dipartimento per la Funzione Pubblica.
Già la cosa è di per sé discutibile visto che i dati richiesti sono già, per la maggior parte, a disposizione degli uffici Ragioneria e Personale di ogni Amministrazione Pubblica e visto che la produttività non si misura con i giorni di presenza (quanti dirigenti passano le mattine a leggere il giornale!). Comunque, diligentemente e anche molto incuriosita, mi sono immediatamente collegata al sito istituzionale. Innanzitutto viene assegnato un User-ID e bisogna scegliere una password, il tutto da annotare diligentemente a parte per i successivi ingressi. Durante il primo accesso, dopo aver inserito i dati personali, bisogna scegliere tra il dare il consenso per il trattamento degli stessi o no, tenendo conto però che nel secondo caso tutti i dati inseriti non saranno salvati per cui dovranno di nuovo essere inseriti nei successivi accessi (si tratta di pagine e pagine) per cui, quasi obbligatoriamente, si è costretti a consentire il trattamento dei dati personali.
A questo punto bisogna stampare la copia cartacea della guida on-line necessaria per riempire i moduli del c.d. curriculum vitae. Si tratta di 14 pagine alcune delle quali scritte solo per poche righe e undici su quattordici con il logo esteso a colori del ministero. Ma, moltiplicando le 14 superflue pagine per i centonovantamila (dico 190.000) dirigenti che sono tenuti a stamparle, quanta carta le amministrazioni pubbliche stanno inutilmente consumando? E quanto colore per stampare il logo del Ministero ripetuto su undici delle quattordici pagine?
Cosa succede dopo ancora non lo so perché all’accesso successivo, dopo aver di nuovo diligentemente inserito i dati di “dirigente già registrato”, ed averli controllati più volte, mi viene detto che l’ID o la password non sono esatti e mi viene suggerito di inserire un indirizzo e-mail a cui far pervenire le credenziali di accesso. Salvo poi leggere, sgranando gli occhi:
ATTENZIONE! Non è stato possibile inviare la richiesta.Si prega di contattare il Call-Center all'email operazionetrasparenza@governo.it
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