giovedì 11 giugno 2009

Adesso però non bisogna demordere. Quello che sta succedendo in questi giorni, quello che è successo oggi in Parlamento è di una gravità inimmaginabile. Io credo sia necessario, inevitabile direi, scendere in piazza, manifestare, far sentire la nostra voce. Quel poco che restava della libertà di stampa , oggi, è stato definitivamente sepolto e con l'abolizione delle intercettazioni telefoniche si è consumato un vero e proprio atto eversivo della Costituzione Italiana. Stanno togliendo, pezzo dopo pezzo, ogni libertà. Facciamo qualcosa, tutti insieme.

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